Dino Piana: il nome dimenticato del jazz italiano che dovresti conoscere

Dino Piana, uno dei più grandi protagonisti del jazz italiano, ci ha lasciato lo scorso novembre. Il suo trombone, la sua musica e la sua anima hanno scritto pagine indimenticabili nella storia del jazz italiano. Scopriamo insieme la vita e l'eredità di questo incredibile artista.

Dino Piana: un talento nato in provincia di Asti

Nato in un tranquillo paesino in provincia di Asti, Dino Piana scopre la sua passione per la musica fin da bambino. La sua avventura inizia con la banda del paese, dove suona il trombone. Durante la guerra, la musica si ferma, ma non la sua passione. Con la fine del conflitto, Piana riprende il suo strumento e ricomincia a suonare, un ritorno che non avrà mai fine.

Dino Piana e la scena jazz italiana

Dino Piana è parte di quella generazione di musicisti astigiani che hanno segnato la storia del jazz italiano. Tra i suoi collaboratori c'è anche Gianni Basso, un altro gigante del jazz. Piana era un vero signore della musica jazz, con un'anima gentile e una personalità solista molto spiccata. Grazie alle sue numerose collaborazioni internazionali, Piana ha contribuito a far conoscere il jazz italiano in tutto il mondo.

L'inizio della carriera di Piana

Ma come ha iniziato tutto? Tutto grazie a sua moglie, che gli ha fatto scoprire Charlie Parker e Dizzy Gillespie attraverso una stazione radio tedesca. Da lì, è stato amore a prima vista. La sua carriera decolla negli anni '50, quando inizia a suonare con Paolo Conte nelle balere e con Enrico Rava a Torino.

Piana e la sua ascesa nella scena musicale italiana

Dino Piana attira l'attenzione sulla scena musicale italiana nel 1959, quando partecipa alla Coppa del Jazz distinguendosi come solista. Subito dopo, entra nell'orchestra televisiva di Gorni Kramer e inizia a registrare dischi come leader. Un altro punto di svolta nella sua carriera avviene quando entra a far parte del famoso quintetto di Basso e Valdambrini.

Piana e l'Orchestra dei Ritmi Moderni della Rai

Negli anni '60, Piana entra a far parte dell'Orchestra dei Ritmi Moderni della Rai a Roma. Questa collaborazione, che dura fino al 1995, rappresenta un altro passo avanti nella sua carriera. Durante la sua lunga carriera, Piana ha collaborato con numerosi artisti internazionali, contribuendo a consolidare ulteriormente il suo status di maestro del jazz.

Le collaborazioni internazionali di Dino Piana

Tra i musicisti con cui Dino Piana ha avuto l'opportunità di collaborare, ci sono Frank Rosolino, George Coleman, Chet Baker e Kay Winding. Questi incontri hanno contribuito a diffondere lo stile jazz italiano sulla scena internazionale.

Dino Piana e il suo sestetto

Nel 1978, Piana forma un sestetto insieme a suo figlio Franco, con cui suona fino all'estate scorsa. Dino Piana ci ha lasciato lo scorso 6 novembre, all'età di 93 anni, ma la sua musica e il suo talento resteranno per sempre nei cuori degli appassionati di jazz.

Dino Piana è stato un vero luminare del jazz italiano, lasciando un segno indelebile nel panorama musicale nazionale e internazionale. La sua passione per la musica e il suo talento con il trombone hanno contribuito a scrivere la storia del jazz italiano. La sua musica ha ispirato e continuerà ad ispirare molti musicisti e appassionati di jazz.

Dino Piana: il nome dimenticato del jazz italiano che dovresti conoscere
Dino Piana: il nome dimenticato del jazz italiano che dovresti conoscere


"Il jazz non è morto, è solo diventato difficile da trovare", sosteneva il grande musicista Thelonious Monk. Questa frase sembra calzare a pennello quando si parla di figure come Dino Piana, il cui talento e dedizione hanno reso il jazz non solo più facile da trovare, ma anche da amare in Italia. La sua scomparsa ci ricorda quanto sia importante preservare e celebrare il patrimonio culturale che artisti del calibro di Piana hanno lasciato in eredità. Con la sua tromba, Dino ha tracciato un solco profondo nel tessuto musicale del nostro Paese, insegnandoci che la musica è un linguaggio universale capace di unire le persone oltre i confini e le epoche. La sua storia personale, intrisa di passione e resilienza, è un monito per tutti noi: nonostante le avversità, come quelle di una guerra che ha messo in pausa i suoi sogni, la musica può essere la chiave per riaccendere la speranza e costruire ponti verso un futuro di armonia e comprensione. La sua eredità vive nelle note che ancora risuonano, e nel ricordo di chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo, Dino Piana rimane un faro luminoso nel panorama del jazz italiano e internazionale.

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